Messa di san Giorgio, vescovo di Suelli (T. Loddo)

Fontespizio dell'opera
Fontespizio dell'opera

 

 

 

 

 

 

Questa Messa, opera del nostro direttore, Tonino Loddo che l'ha composta tra il 2010 e il 2011, alterna il canto gregoriano della Messa de Angelis con la polifonia vocale a 4v miste. L'opera nasce, oltre che per omaggiare san Giorgio, fondatore della Diocesi, anche per con-sentire all'Assemblea di partecipare al canto attraverso l'utilizzo di una melodia molto conosciuta e diffusa come la messa de Angelis.

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san Giorgio di Suelli

Antica stampa di san Giorgio
Antica stampa di san Giorgio

San Giorgio è il primo vescovo della diocesi di Suelli (CA), altrimenti detta Barbariense (poi d’Ogliastra [1824] e quindi di Lanusei [1986]), cui facevano capo per la direzione spirituale le comunità cristiane dell’Ogliastra, una tra le più selvagge ed affascinanti zone della Sardegna centro-orientale. Di lui conosciamo non poche notizie grazie ad un’intensa biografia scritta da Paolo, forse presbitero di quella stessa Chiesa, nel 1117, sulla cui storicità sostanziale non esistono molti dubbi, anche perché lo scritto fu redatto ad appena 70 anni di distanza dalla morte del santo.

Non sappiamo con certezza quando Giorgio nacque, anche perché le espressioni della biografia riguardanti l’evento sono piuttosto laconiche: sappiamo solo che la sua nascita è da collocarsi nel periodo in cui era giudice di Cagliari Torchitorio, cioè in un periodo compreso tra la fine del secolo X e i primi decenni del successivo, da un uomo di nome Lucifero e da una donna di nome Vivenzia, che vivevano semplicemente al servizio del re del luogo, in uno stato di sostanziale libertà che consentiva loro di seguire la propria fede religiosa. Alla luce di quanto detto e di quanto affermato nella biografia, è assai verosimile ritenere che egli nacque tra il 990 e il 1010.

Retablo di san Giorgio (Suelli)
Retablo di san Giorgio (Suelli)

Seguendo i canoni della tradizione biblica, il biografo racconta che la sua nascita fu preceduta da un sogno premonitore avuto dalla padrona in cui veniva presentato come un dono di Dio. Divenuto giovinetto, Giorgio studiò lettere latine e greche e la sua padrona, vedendolo così volenteroso e volendone facilitare una precocissima vocazione al sacerdozio, lo affrancò. Poté, così, essere ordinato sacerdote in ancor giovanissima età e ad appena 22 anni fu insignito della dignità episcopale venendo destinato alla cattedra della diocesi di Suelli.

La sua fu una vita caratterizzata da preghiera, penitenza, carità e sacrificio.

Appena eletto vescovo volle conoscere l’elenco di tutti i poveri della sua diocesi e tutti li aiutava secondo le sue possibilità. Ma fu l’amore per il Vangelo e la passione per l’evangelizzazione delle popolazioni a lui affidate, ad assorbirne totalmente le energie. Il biografo tace di questo aspetto forse per la sua ovvia evidenza; ma lo si può facilmente desumere dal fatto che i miracoli da lui compiuti non sono ambientati nella sede episcopale (singolarmente ubicata al di fuori dei confini geografici della diocesi) bensì in varie e differenti parrocchie, anche assai lontane da essa, segno di un instancabile peregrinare.

Antica fonte miracolosa di san Giorgio (Suelli)
Antica fonte miracolosa di san Giorgio (Suelli)

Il biografo, oltre a riferirci la fama indiscussa della sua santità, ci tramanda anche una dettagliata relazione dei suoi 17 miracoli di cui 10 operati in vita e 7 dopo la morte. Di questi 10 miracoli, alcuni furono operati proprio nel territorio dell’Ogliastra. Ricordiamo la liberazione di un indemoniato avvenuta nello scomparso villaggio di Galilium (recentemente localizzato nella zona compresa tra la bassa Ogliastra ed il Gerrei), la risurrezione di un giovane nel villaggio di Lotzorai, la restituzione della vista ad un cieco e la polluzione di una sorgente nel villaggio di Urzulei, l’apertura di un valico sulla montagna ad Osini, ed altri ancora ...

Morì in Suelli (tra il 1050 e il 1060) circondato dai suoi fedeli cui aveva predetto la data della morte e fu seppellito in un sito segreto. Il suo biografo conobbe personalmente due sacerdoti, uno di Pisa e l’altro di Volterra, miracolati per la sua intercessione.

Oggi san Giorgio vescovo è venerato come patrono secondario nella diocesi di Lanusei (OG) e la sua festa liturgica si celebra il 26 aprile.