Lanusei
Lanusei è una splendida cittadina posta al centro dell'Ogliastra, provincia di cui, insieme a Tortolì, è anche capoluogo. Situata a 630 metri d’altitudine, è distesa sulle pendici di un'amena collina dominata dalla frescura verde del bosco Selene. Da Lanusei è possibile ammirare un paesaggio veramente emozionante che va dal monte Idolo, alle cui pendici sorge Arzana (l'antica Arthana etrusca), al mare di Tortolì con i suoi suggestivi colori. Nel territorio, ricco di sorgenti d'acqua purissima, si possono ammirare secolari boschi di leccio, castagni e roverelle, a cui si aggiungono vaste zone posteriori di conifere.
La cittadina presenta un particolarissimo centro storico caratterizzato da strette stradine lastricate che si inerpicano a fatica ma che si fanno amare dal visitatore che può scprire ed ammirare scorci di sorprendente bellezza. Nella parte di più recente costruzione, il suo aspetto muta con-siderevolmente, con abitazioni più moderne e strade larghe e alberate. E' il centro culturalmente più importante della zona, sede della Diocesi e del Collegio dei Salesiani, del Tribunale e dell'Ospedale Civile.
Il patrimonio archeologico ha attestazioni che vanno dal neolitico recente fino all'età romana, come attestano le ricerche archeologiche grazie alle quali sono stati scoperti, presso il bosco Selene, un insediamento nuragico complesso, un pozzo sacro, due tombe di giganti ed alcune domus de janas. Lanusei è sededi due importanti Musei, quello diocesano (che raccoglie importanti reperti storici, archeologici e religiosi) e il Museo comunale dedicato al grande pittore Franco Ferrai, di cui conserva un'ampia collezione di opere.
Lanusei ospita anche diverse chiese ricche di importanti opere d'arte, la più importante delle quali è la Cattedrale, dedicata a santa Maria Maddalena, il cui impianto attuale è databile al '600 e che conserva preziosi dipinti e decori parietali del grande pittore oranese Mario Delitala, uno dei più importanti pittori sardi del Novecento. Assai bello è anche il Santuario diocesano dedicato alla Madonna d'Ogliastra che contiene dei monumentali affreschi del pittore Paolo Maiani, alllievo del grande Pietro Annigoni. Notevole è anche il Tempio dedicato a don Bosco.
Un posto di particolare riguardo occupa l'Osservatorio Astronomico "F. Caliumi", situato sulla cima del Monte Armidda (1200m), gestito dalla locale Associazione di astronomia, uno dei più grandi in Italia tra quelli aperti al pubblico.
Lanusei è rinomato per la gradevolezza del suo clima, soprattutto per la presenza a pochi chilometri dal centro, del bosco Seleni. Situato lungo la strada per Gairo, ad un'altezza di 1000 metri d’altitudine, è uno splendido bosco secolare composto in prevalenza da rigogliosi lecci, ma anche da querce, castagni, roverelle, olmi e pioppi; è inoltre possibile ammirare varie rarità botaniche, tra cui la Digitalis purpurea, e diverse specie animali, come cinghiali, volpi, barbagianni, donnole e ghiandaie, con cui non è infrequente avere emozionanti incontri ravvicinati. Nel bosco sono presenti numerose sorgenti dalle rinomate proprietà curative.
Alcuni pensano che la sua origine risalga alla preistoria o quanto meno all'epoca romana, facendo derivare il nome dal latino laneus. Esisteva certamente nel periodo giudicale come parrocchia della Diocesi di Suelli che era stata fondata da san Giorgio (vedi a lato il bassorilievo che si trova nella cattedrale di Lanusei, opera di Enrico Manfrini), da cui deriva l'attuale Diocesi di Lanusei. Esisteva certamente come capoluogo della curatorìa di Ogliastra nel Regno di Calari, dopo Jerzu e prima di Tortolì. Nel 1258, con la tripartizione del Giudicato, Lanusei passò al Regno di Gallura, e nel 1288 divenne un possedimento coloniale oltremarino della Repubblica di Pisa. Dal 1324 divenne un paese del Regno catalano-aragonese di Sardegna e, unitamente agli altri paesi dell'ex curatorìa di Ogliastra, nel 1325 venne concessa in feudo al conte di Quirra Berengario Carroz.
A causa della guerra tra il Regno di Sardegna e il Regno di Arborea, dal 1361 al 1409 Lanusei e la zona ripresero la fisionomia curatoriale arborense. Dopo tornò ai Carroz di Quirra e alla loro storia travagliata.
Ultima erede fu Violante, morta senza discendenza nel 1511, che la lasciò al nipote Guglielmo Raimondo de Centelles. Intanto nel 1423, abolita la diocesi di Suelli, la sua parrocchia andò a far parte dell'arcivescovato di Cagliari. Nel 1604 i Centelles ottennero il titolo di marchesi di Quirra. Nel 1674 il feudo passò all'erede designato Francesco Pasquale Borgia. Dopo una lunga lite giudiziaria, nel 1726 i Català entrarono in possesso del bene fino al 1801, quando questo passò agli Osorio de la Cueva.
Dal 1807 al 1821 fece parte della provincia di Tortolì; dal 27 dicembre 1821 Lanusei stessa divenne capoluogo della propria provincia, sancendo il suo ruolo preminente nell'Ogliastra. Con la legge di abolizione dei feudi del 1836, Lanusei, che faceva parte della contea di Quirra, venne trasformata in marchesato, e riscattata alla famiglia degli Osorio il 1° aprile 1840. Nel 1853 divenne sede della Tappa d'Insinuazione. Dal 1859 al 1927 fu ridotta a capoluogo di Circondario della provincia di Cagliari, con un territorio di 1021 kmq e con giurisdizione su 49 Comuni dei mandamenti di Lanusei, Tortolì, Seui, Isili, Sorgono, Mandas, Aritzo e Laconi. Nel 1927, con l'istituzione della provincia di Nuoro, cessò di essere capoluogo di circondario e assorbita nella nuova amministrazione. Fece parte della Diocesi di Suelli, nel 1420 aggregata all'Archidiocesi di Cagliari; dal 1824 appartiene alla Diocesi di Ogliastra che ha qui la sua sede. Attualmente, con l’istituzione delle nuove province sarde, è inseme a Tortolì, capoluogo della provincia Ogliastra.
Per saperne di più
T. Loddo (a cura di), Lanusei, Zonza editori, Cagliari 2006.
T. Loddo, Lanusei nella crisi di fine Ottocento, in "Studi Ogliastrini", 6(2001), pagg. 31-52.